I quadri in media e bassa tensione installati nelle cabine elettriche sono vitali per il corretto funzionamento dei processi industriali e, con particolare riferimento agli impianti “a rischio di incidente rilevante”, anche per la sicurezza delle persone.
Le cabine elettriche degli impianti industriali della nostra provincia sono state in massima parte installate nel corso degli anni sessanta, settanta ed ottanta. Solo alcune apparecchiature sono state sostitute nel corso degli anni. Più spesso si è optato per rimpiazzare i soli componenti critici, a causa dei ridotti tempi di disponibilità per manutenzione e degli elevati costi associati.
Gli interventi di sostituzione degli interruttori di potenza hanno avuto la priorità, per via della presenza di amianto nelle “camere spegni-arco”, tuttavia, la prima criticità (dopo l’amianto) può essere individuata nei sistemi di protezione, automazione e controllo dei quadri. Inizialmente realizzati con tecnologia elettromeccanica, questi sistemi sono oggi tanto obsoleti quanto costosi: un sistema di protezioni elettromeccaniche dovrebbe essere sottoposto a controlli annuali o biennali, mentre per un sistema a microprocessore i costruttori indicano frequenze biennali o quinquennali. Tutt’altro che trascurabile è anche il costo associato alla sostituzione di componentistica ormai obsoleta (relè a cartellino, relè di blocco elettromeccanici, etc.).
Coemi ha appena concluso il completo rifacimento dei circuiti di comando e controllo, protezione e commutazione automatica, di un quadro Power Center doppio radiale.
Il sistema sopra illustrato è realizzato utilizzando tre dispositivi Siemens Siprotec serie 4 e rappresenta una soluzione ideale a tutte le problematiche sopra citate, oltre a garantire le più elevate prestazioni in termini di diagnostica (registrazione eventi ed oscilloperturbografia) e comunicazione verso sistemi Scada e/o DCS di impianto.
Le portine del quadro sono state completamente rifatte, con tutte le apparecchiature su esse installate. Sono stati rinnovati anche i circuiti ausiliari della parte fissa del quadro: stotz, morsettiere amperometriche e voltometriche, relè ausiliari, etc.
La funzione dei relè di blocco meccanici (ANSI 86) è stata integrata nel processore dei dispositivi Siprotec, così come le logiche di trasferimento carichi e commutazione automatica e, naturalmente, tutte le funzioni di protezione (massima corrente, minima tensione, controllo sincronismo, etc.).
I relè a cartellino sono stati sostituiti da affidabili segnalazioni a LED. Sui sinottici animati dei dispositivi a microprocessore sono disponibili le misure e lo stato degli interruttori.
Infine, sono stati fedelmente riprodotti i selettori ed i pulsanti originariamente installati sulle portelle (li abbiamo acquistati dalla stessa fabbrica italiana che li fornì al quadrista negli anni 70). Dunque nulla è cambiato dal punto di vista degli operatori dell’ esercizio elettrico.
A chi è del mestiere, non sfuggirà anche la pulizia dell’esecuzione dei cablaggi a regola d’arte.